foto di Mauro Biatel

Ancora oggi si parla della voce come di uno strumento difficile da suonare, ma contrariamente ad ogni altro strumento che può essere riposto dopo l’uso, la voce non si separa mai dal suo proprietario, per cui c’è un rapporto intimo e di complicità con il suo possessore.
Per questo il gioco diventa accattivante e morboso.
Non ho voluto inventare nulla di nuovo, ma ho giocato e continuerò a giocare con la mia voce per il piacere di mettere a nudo tutto ciò che può fare.

Raffaello Regoli (1979)

RAFFAELLO REGOLI

nato ad Alberone di Cento (FE) il 23 ottobre 1954.
Frequenta l’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” di Ferrara diplomandosi Maestro d’Arte. Contemporaneamente frequenta il corso di canto (tenore) al Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.

Per motivi di ovvia praticità economica di professione è Grafico e titolare di azienda artigiana.

Dal 1975 è il cantante e leader del gruppo Rock-Progressive “Cormorano”.

Fondatore della Compagnia Recitante Grande Albero, è attore e regista teatrale.

Nell’estate del 1976 al Festival dell’Unità di Ferrara, l’incontro con Demetrio Stratos.
Da lì inizia la sperimentazione vocale sui suggerimenti del maestro, abbandona il Conservatorio appena iniziato e tutte le volte che Demetrio Stratos è nei suoi paraggi lo incontra edificando una amicizia molto forte anche se un po’ zingara.
Nel 1982-1983 collabora con Ares Tavolazzi e Roberto Manuzzi alle Poesie Sonore “Transuraniche” di Luciana Arbizzani, edite da Adriano Spatola “Tam Tam” e “Baobab”.

Dal 1996 organizza la Rassegna di Musica Diversa “Omaggio a Demetrio Stratos”.

Nel 1997 inizia la sua collaborazione come attore e musicista nella Compagnia dialettale Il Teatro del Reno, componendo le musiche per 3 pièce teatrali della compagnia.

Nel 1999 fonda la Compagnia Recitante Grande Albero, diventandone il direttore artistico, regista, autore e compositore dei contributi sonori di tutti i lavori fin qui prodotti dalla compagnia.

Nel 2010 e 2011 partecipa con Renato Miritello e i (rumoristi) CRAC Autoproduzioni Sotterranee a performance live "Sedimentazioni Stratosferiche" in vari centri sociali di Torino.

Contemporaneamente partecipa alle registrazioni in studio con Runaway Totem del CD "Le Roi du Monde".

Una precisazione per tutti i miei amici e conoscenti, il mio soprannome "Stratuz" che ricorda a tutti la mia amicizia con Demetrio Stratos, ha un'origine particolare.
Una sera, dopo essere stato come di consueto a Tele Radio Gong di Finale Emilia, insieme al mio gruppo, I Cormorano, ci siamo fermati a bere al bar Royal, attiguo alla radio, frequentato da un illustre poeta finalese, Piero Gigli alias Jamar 14, amico di Marinetti e frequentatore della casa editrice Della Casa di Modena, dove ha conosciuto Demetrio.
Sapendo che io e Demetrio eravamo amici, mi chiese «Quand m'la fat na mia poesia con la to vos "Stratuz"?», (trad. Quando me la fai una mia poesia con la tua voce Stratuz?), la zeta finale era frutto del suo difetto di pronuncia, aveva la esse zeppolante (sigmatismo), mi piacque tanto la sua domanda quanto quel soprannome che ricordava il mio amico, che nella settimana seguente mi cimentai in una interpretazione del suo poema futurista Villa T.B.C., che quando gliela feci ascoltare disse «Propria ac'sì a la vlìva» (Proprio così la volevo).
Da allora amo questo soprannome che uso pubblicamente anche adesso.

Ha pubblicato il CD autoprodotto "Spogliare la Voce"
registrato negli anni 1978-1983.

Il brano "Voce e fagotto" si avvale della partecipazione del Maestro fagottista Franco Perfetti

"No ZeIt 7905"
NeMa NiKo play Raffaello Regoli

(rivestire la voce) Lizard cd0040 2005.

"Le Roi du Monde"
Runaway Totem

GMG 01004
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"Affreschi e Meditazioni"
Runaway Totem

GMG 01005
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Composizioni per teatro:
Composizioni per Sagra e F.C. Finale Emilia:
* Le musiche di Che fortuna essere zitelle sono del maestro Lucio Bergamini, arrangiate da Raffaello Regoli.

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